Nascondere il pulsante di invio dei commenti in reCAPTCHA per WordPress

Nonostante i pochissimi commenti su questo blog, data la sua natura (anche) di piattaforma su cui testare varie tecnologie, mi sono posto il problema di allestire un sistema di CAPTCHA per eliminare il potenziale SPAM, le cui periodiche ondate affliggono i vari blog.
Un CAPTCHA è un sistema volto a discernere se chi lo usa è un essere umano o un computer e, per fare questo, solitamente richiede il riconoscimento e la comprensione di un breve testo digitalizzato e “sporcato” artificialmente con l’introduzione di elementi grafici o rumori sovrimpressi al testo stesso. Questi testi sono impossibili da interpretare per un OCR, per cui la loro corretta interpretazione dovrebbe garantire che chi risponde correttamente al quesito è una persona e non un sistema automatico. In realtà esistono vari modi per aggirare un CAPTCHA, alcuni dei quali prevedono lo sfruttamento di ignari utenti umani con tecniche di phishing (o costruendo dei database di CAPTCHA risolti sfruttando l’attrattiva di siti porno) o di utenti umani pagati per lo scopo (naturalmente, non tutti gli spammatori dispongono di risorse economiche per un investimento del genere).
Dovendo scegliere un sistema, ho vagliato le varie alternative e alla fine ho scelto reCAPTCHA.

Un captcha di 6138B ottenuto utilizzando uno sfondo confuso, scritto con font diversi, di colori vari e non allineati
Un captcha di "6138B" ottenuto utilizzando uno sfondo confuso, scritto con font diversi, di colori vari e non allineati

reCAPTCHA mette assieme numerosi vantaggi: tanto per cominciare, i testi di cui viene richiesto il riconoscimento sono quelli che gli attuali algoritmi di OCR non riescono a interpretare correttamente, sulla base dell’esperienza di digitalizzazione che è in atto presso l’Internet Archive, con i mezzi più moderni ed efficaci. Quest’ultimo si occupa di digitalizzare, conservare e rendere fruibili digitalmente vecchi libri, filmati e audio. Di conseguenza, oltre ad avere la certezza che lo stato dell’arte tecnologico non permetta l’interpretazione automatica dei testi di reCAPTCHA, si aiuta l’Internet Archive in questa immane opera di digitalizzazione. Infatti le interpretazioni umane dei testi sottoposti dal reCAPTCHA vengono utilizzate per colmare le lacune dovute alla mancata interpretazione da parte dei sistemi automatici. Inoltre, normalmente i vari sistemi di CAPTCHA pongono problemi di accessibilità per gli utenti disabili, mentre reCAPTCHA permette l’esecuzione dell’audio delle parole da riconoscere, rendendone possibile la fruizione anche da parte di chi ha problemi di vista.

Questi sono i motivi che mi hanno portato all’adozione del plugin di reCAPTCHA per WordPress.
Installato, dunque, il plugin e selezionata l’opzione per rendere validabile come XHTML la form di inserimento del testo, mi sono però accorto che – a differenza della versione non valida – il pulsante per inviare i commenti agli articoli non viene fatto scomparire in favore della form del reCAPTCHA ma resta visibile sovrapposto alla form stessa, cosa graficamente (e funzionalmente) fastidiosa.
Dopo avere sistemato la cosa per un paio di release del plugin mettendo mano al codice stesso e rendendo invisibile via javascript il pulsante in questione, ho deciso che non voglio perdere ogni volta questo tempo nell’operazione di modifica del plugin, quindi ho messo mano al file style.css del tema che adopero per questo blog e ho messo in coda il seguente blocco:

#recaptcha-submit-btn-area #submit {
  display: none;
}

Ho visto che in rete ci sono molti post di richieste di aiuto con questo problema, per cui spero che questa semplice soluzione possa tornare utile a qualcuno.

Prosit!

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